TEATRO
La Pellicano Managment collabora con Altra Scena nella distribuzione di importanti ed originali produzioni teatrali di prosa e stand up comedy.
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STAND-UP COMEDY
FRANCESCO DE CARLO
MORTACCI TOUR
STORIA DI ROMA PER GENTE ALLEGRA
La storia di Roma Antica è la storia del nostro futuro. (caspita, che bella frase per iniziare) Quello che sta accadendo a noi è già accaduto agli antichi romani, che hanno
affrontato problemi contemporanei come l’integrazione razziale, la gestione del traffico, la raccolta dei rifiuti e gli scandali sessuali di quegli zozzoni degli imperatori. Hanno sperimentato il populismo, la propaganda, la corruzione. E ancora diritti civili, fake news e bodyshaming. Una civiltà che ha conquistato il mondo ed è crollata in tempi di guerre, pandemie, cambiamento climatico. Perché i Romani non ci hanno lasciato solo il calendario, le strade o le parole che usiamo ancora. Roma è un libro aperto: le pagine saranno un po’ rovinate, (pure questa niente male) ma si sono conservate fino a oggi per mostrarci un passato che non possiamo ignorare, se non vogliamo fare una finaccia.
In questo nuovo spettacolo, il comico Francesco De Carlo (che sono io che scrivo) accompagnerà il pubblico in un viaggio nel tempo, dalla fondazione della città alla caduta dell’impero, attraverso una storia di gloria e decadenza, di sfarzo imperiale e aneddoti quotidiani. Più di 1000 anni di grandi uomini e piccole debolezze umane, dalla leggenda di Romolo e Remo alla monarchia dei sette re, dai processi di Cicerone al sexgate tra Cesare e Cleopatra, dalle parole di Seneca alla cancel culturesu Nerone.
Il tutto raccontato solo con un microfono e il linguaggio diretto della stand up comedy. Perché la storia di Roma è fondamentale e necessaria, oscena e violenta, ma anche
molto divertente. Ed è per questo che ce la racconta un comico. Possiamo imparare qualcosa dal nostro passato? Forse no, ma sicuramente possiamo riderci su. (il finale non mi piace, poi lo togliamo). Ad Maiora! Lo spettacolo è in italiano.
GIORGIO MONTANINI LIVE
Quanti film, canzoni, romanzi, raccontano l’esperienza di una morte sfiorata che
si trasforma in una salvifica rinascita? Migliaia. Quanti spettacoli di stand up
comedy? Questo è il primo. “C’è sempre qualcosa da bere” racconta in modo satirico e tagliente una vicenda traumatica e tragica ma con una conclusione a “lieto fine”. Sul palco il comico fa ammenda e guarda le cose con occhi nuovi, attraverso un punto di vista differente. La condivisione di vicissitudini personali non risparmieranno argomenti come la guerra, la violenza sulle donne, l’ambientalismo e l’animalismo. Uno spettacolo decisamente autoironico partendo da un tema che la satira da migliaia di anni cerca di dissacrare: la morte.
DANIELE FABBRI
QUANDO C’ERA LEI
La domanda è: “LEI” chi?
Leggendo il titolo, la prima cosa che ci viene in mente è una persona specifica,
colpa dei titoli che sono scritti apposta per agganciarci, o colpa nostra che ci
fidiamo della prima cosa che ci viene in mente quando leggiamo un titolo?
Ingannare le persone è diventato molto facile da quando la nostra soglia
dell’attenzione dura quanto un TikTok, non è un caso che il mondo
dell’intrattenimento in cui viviamo immersi sia sempre più distaccato dalla realtà:
apparentemente siamo tutti felici e vincenti, nella realtà abbiamo una grossa
emergenza collettiva di salute mentale; apparentemente siamo più inclusivi e
mentalmente aperti, nella realtà i ragazzi hanno sempre più paura del sesso e
della socializzazione; apparentemente c’è totale libertà di opinione e sempre più
difesa dei diritti civili, nella realtà le destre conservatrici avanzano in tutto il
mondo; ma dobbiamo stare tranquilli, non pensarci troppo e continuare a fare
acquisti, e soprattutto non dobbiamo fare l’unica cosa che serve a non farci
ingannare, cioè farci delle domande. E se invece “LEI” fosse riferito a una ex, e
fosse uno spettacolo sui ricordi? E se invece “LEI” fosse un concetto astratto a
cui i giovani non credono più, tipo “la ragione” o “la pensione”. E se invece “LEI”
fosse proprio quella, ed è come tutti i fascisti che non hanno il senso
dell’umorismo?
Biografia: Daniele Fabbri, pioniere italiano della Standup Comedy, classe
1982, per celebrare i 15 anni di attività torna con un monologo di satira graffiante e senza peli sulla lingua. «Da qualche anno la maggior parte dei comici ha messo da parte la matrice satirica e di critica sociale per dedicarsi a un umorismo più intimo e personale. Daniele Fabbri ha il pregio straordinario di non aver mai smesso di prendere di mira, con sguardo sferzante e senza compromessi, la politica e la società, attraverso una scrittura comica chirurgica che eleva i suoi
monologhi di stand-up a veri e propri pezzi di letteratura satirica. In un perfetto mix di intimità e universalità che ne cementano il talento, Fabbri è, dopo anni di
solida esperienza, una voce satirica imprescindibile.» Con questa motivazione ha
ricevuto il premio Satira Forte dei Marmi.
CHIARA BECCHIMANZI
TERAPIA INTENSIVA
Dopo “Terapia di gruppo” e “Terapia d’urto – Dio Patria e Famiglia”, che hanno
attraversato praticamente tutta l’Italia, Chiara Becchimanzi completa la trilogia
psicologica con “Terapia intensiva – Beata ignoranza”. Perché chi sa di non
sapere è saggio…ma chi non sa di non sapere è beato. Beata l’ignoranza che non
si fa domande, che crede a ciò che vuole, che ha paura di ciò che non conosce e
odia chi non è d’accordo. Ma soprattutto beatə noi, che possiamo riderne.
Biografia: Chiara Becchimanzi – Attrice, regista, autrice, stand up comédienne,
progettista culturale, co-fondatrice della Compagnia Teatrale Valdrada, attivista, traslochi
sgomberi l’arrotino e l’ombrellaio. Scrive, dirige e interpreta, tra gli altri, il monologo
comico “Principesse e Sfumature” (Eccellenza Creativa del Lazio 2018, Premio Comedy
Roma Fringe 2016, Coppa Solinas Roma Comic Off 2017), “Precario Diario”, “Di Altri
Demoni” e “Dionisiaca” (co-prodotti dalla Regione Lazio). Partecipa a programmi comici
Rai (“Battute?”) e Comedy Central (“Stand Up Comedy”, “Comedians Solve World
Problems”, “Stand Up Comedy Rehab”). Dal 2012 al 2019 partecipa al tour mondiale della
Compagnia Internazionale Ondadurto Teatro; è vicepresidente del Teatro del Lido di
Ostia. Laurea magistrale in Scienze Umanistiche; diplomata all’Accademia Internazionale
di Teatro di Roma; Master di primo livello all’UniCatt. A dicembre del 2019 pubblica il suo
primo romanzo, “A ciascuna il suo”, un erotico-comico illustrato da Ilaria Palleschi, da cui
trae un podcast che risulta tra i più ascoltati del 2020. Nella stagione 2020-2021 è autrice
e co-conduttrice del programma radiofonico “La Ritirata dei Gladiatori” su Dimensione
Suono Roma. Scrive e interpreta nel 2021 “Le Intellettuali di Piazza Vittorio” diretto da
Augusto Fornari.
TOMMASO FAORO
IL VERME SOLITARIO
Tommaso Faoro ha principalmente due grandi passioni: la prima è mangiare, la
seconda è digerire. Siccome il cibo costa, e mangiare non è (purtroppo)
un’attività retribuita, Tommaso ha dovuto trovarsi un mestiere, nello specifico
quello di comico. Proprio per questo, dopo una lunga pausa professionale
dedicata un po’ alla scrittura, un po’ ad altri impegni e un po’ alla degustazione di
salumi e formaggi, il comico mestrino torna a girare l’Italia con un one-man-show
di stand-up comedy dedicato in gran parte a cibo e alimentazione, dal titolo
fortemente autobiografico: Il Verme Solitario. Tra sproloqui a tema gastronomico,
battute surreali e voli pindarici che spaziano dall’odio per l’avocado a opinioni
controverse sulla pizza all’ananas, Tommaso Faoro racconta sé stesso e i suoi
confusi punti di vista in un’ora abbondante di monologo all’insegna della
leggerezza. Attenzione: spettacolo ad alta digeribilità, consigliato anche per
celiaci e intolleranti al lattosio.
Biografia: Classe 1997, Tommaso Faoro è un comico originario di Padova. Ha
studiato Scienze della Comunicazione all’Università degli Studi di Padova e, dopo
aver lavorato come cabarettista in alcuni locali e teatri della sua regione (come il
Teatro l’Avogaria di Venezia e il Fishmarket club della sua città natale), ha aperto
alcuni spettacoli comici di Daniele Fabbri, Pietro Sparacino, Nicolò Falcone,
Stefano Rapone, Renato Minutolo e Luca Ravenna. Nel 2019 ha realizzato dei
monologhi per lo show Stand Up Comedy ed è entrato a far parte dello show
Battute? su Rai2.
GIORGIO MAGRI
LIVE
Giorgio Magri, originario di Milano è il primo e unico rappresentante della insult comedy (letteralmente “comicità dell’insulto”) in Italia, un genere che vede nei giganti Groucho Marx e Don Rickles i suoi alfieri. Battute politicamente scorrette e black humour spietato, ma per dirlo con parole sue: «Non c’è odio ma sberleffo, io prendo in giro soprattutto me stesso». Fa parte del collettivo Melamarcia, ha partecipato alla seconda stagione di Natural Born Comedians, alla quarta e sesta di Stand-up Comedy, entrambi programmi di Comedy Central (canale 129 Sky). “Giorgio Magri è l’unico comico in grado di spogliare i propri insulti dall’astio e dal giudizio” (F: Menichella GQ Italia). “Giorgio Magri è il più scorretto tra gli stand-up comedian” (Rosanna Scardi, Corriere Della Sera, Bergamo.
PROSA
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